Il “Clean Beauty” è la nuova tendenza in fatto di cosmetica, tradotto letteralmente significa “Beauty pulito”. Non si tratta solo di un trend, ma di un concetto che abbraccia una filosofia di vita più grande, un movimento forte, guidato anche dai brand più interessanti, scientificamente avanzati e anche rivoluzionari.
Stiamo imparando a mangiare più sano, a prenderci cura del nostro corpo e della nostra mente, possiamo dire lo stesso della nostra routine di bellezza?
Scegliere il beauty “pulito” significa usare cosmetici costituiti per la maggior parte da ingredienti di origine naturale, privi di sostanze controverse o semplicemente inutili per noi e per la nostra pelle. In questo gruppo rientrano sostanze come: parabeni, solfati, formaldeide, oli minerali, siliconi, coloranti e fragranze artificiali e molte altre.
Una verità scomoda però, è che spesso ricorrere alle sostanze di sintesi è un bene, in assenza di un equivalente di origine naturale valido.

Il “Clean Beauty” evoluto.
Il concetto di purezza ha subito un’evoluzione complessa: significava solo materie prime incontaminate, oggi il “new clean” propone INCI più brevi perché i cosmetici con meno sostanze hanno minor impatto sull’impronta carbonica e la pelle ne guadagna con meno possibilità di sensibilizzazioni o allergie. Cosmetici minimalisti e sicuri, “puliti”, quindi non nocivi, né per la pelle né per il pianeta.
Del resto, il desiderio di rinnovata purezza ha molto a che fare con la recente pandemia e le regole igieniche cui ci siamo sottoposti.
La differenza tra Clean Beauty e cosmesi biologica
C’è differenza tra la Clean Beauty e la cosmesi bio? Sì, perché non si tratta di una equivalenza tra termini, anche se spesso i prodotti biologici sono considerati anche clean.
Un cosmetico può ricevere la certificazione bio solo se è composto almeno per il 10% da ingredienti bio e dal 95% circa da ingredienti di origine naturale. Un prodotto biologico quindi, può rientrare nella categoria clean, ma può farne parte anche un prodotto che non è bio, ma rispetta altri parametri.
La definizione di prodotto clean dunque è più ampia rispetto a quella di bio e comprende un maggior numero di cosmetici. Significa che un prodotto considerato “pulito” può anche non essere certificato bio. Non si tratta di sinonimi, anche se spesso i prodotti biologici sono considerati anche clean.
Capire con certezza quale sia un cosmetico da poter considerare clean non è sempre facile. Bisogna fare una piccola analisi prima dell’acquisto, consultare le etichette con attenzione e leggere l’INCI (ovvero la tabella degli ingredienti). Inoltre, non bisogna farsi subito depistare da diciture come “naturale”, “ipoallergenico”, “vegan” o “green”; a volte possono essere usati solo per questioni di marketing.
È sempre meglio utilizzare prodotti anche a zero impatto ambientale, ponendo attenzione anche al packaging: prediligete prodotti dalla confezione riciclata e riciclabile o in altri materiali naturali.
Helixphi è un brand di cosmetica certificata bio. Gli ingredienti di cui si compongono le formulazioni dei prodotti infatti sono tutti naturali: dalla bava di lumaca, alla calendula, fino al reticolo vegetale contenuto nella crema corpo.
I prodotti di Helixphi possono essere considerati anche clean! I flaconi utilizzati, in attesa di una soluzione eco green di airless, sono un Airless 100% PET, completamente riciclabile.
I nuovi prodotti invece, detergente e crema corpo, sono contenuti in flaconi biobased, in green PE un polietilene di origine rinnovabile ottenuto a partire dalla lavorazione della canna da zucchero.
Se vuoi sapere qualcosa in più rispetto la scelta dei flaconi di Helixphi leggi questo articolo del blog.


